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- Author: youchristmas
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Lapponia d’inverno
Cielo verde su (cielo verde su),
neve bianca giù (neve bianca giù),
sognando la Lapponia!
Una versione Winter della canzone dei Dik Dik per parlare della Lapponia!
La Lapponia è la regione geografico-culturale abitata dalla popolazione Sami. Si trova nell’Europa del Nord, nelle regioni settentrionali di Norvegia, Svezia, Finlandia e della penisola di Kola, in Russia. Quasi la totalità del vasto territorio è protetta come parco nazionale o riserva naturale.
Renne, ghiaccio, gite in motoslitta o con gli Huski, la cultura sciamana, le rilassanti saune e lo spettacolo unico ed imprevedibile dell’aurora boreale. Per chi ama l’ambiente, la neve, gli animali e le tradizioni, un viaggio in Lapponia d’inverno è una esperienza i n d i m e n t i c a b i l e.
Sápmi ( Lapponia in lingua Sami) raccontata dal Travel Photographer Stefano Tiozzo
La passione per il Nord.
La mia prima visita in Lapponia risale al mio viaggio in solitaria da Torino a Capo Nord, da cui è tratto il mio video sicuramente più famoso su Youtube. Scoprii questa regione lungo la via del rientro verso l’Italia, e da allora sono nate le collaborazioni che mi portano oggi ad accompagnare spesso appassionati di fotografia in viaggi invernali.
La passione per il nord, tuttavia, ha radici molto più antiche, è un posto che mi attrae fin da quando ero bambino, al punto che uno dei primi viaggi che ho organizzato non appena ne ho avuto la possibilità è stato proprio in Islanda. Molto presto vennero poi la Norvegia, il “fuoco sacro” della ricerca dell’aurora boreale, e l’amore per le foreste imbiancate dell’inverno lappone, oltre che per la sua gente straordinaria.
Lapponia d’inverno, il grande freddo?
Ovviamente il freddo è una componente soggettiva, e il più delle volte puramente psicologica. Inutile nascondere che in Lapponia, specie nelle regioni lontane dalla costa atlantica, dove la corrente del Golfo non fa più sentire i suoi benefici, le temperature possono essere parecchio rigide, tra i -10 e i -35. Nei miei viaggi offro sempre tute termiche per affrontare questa realtà, ma il viaggiatore fai-da-te non può prescindere da un’attenta strategia di vestiario. Tipicamente io suggerisco di impostare i classici 3 strati: intimo termico aderente, uno strato intermedio fatto di pantaloni e maglione, e uno esterno fatto di giaccone e pantaloni imbottiti antineve (come quelli che si possono usare per sciare). Poi doppio paio di calzettoni, stivaletti da neve, doppio paio di guanti (mani e piedi sono i primi bersagli del freddo, ricordatevelo) passamontagna e un bel berretto di lana. Con questi accorgimenti il freddo non sarà un problema nemmeno nelle lunghe notti passate a osservare l’aurora boreale. Patiranno di più le batterie della vostra Reflex e dei vostri cellulari!
Il Natale in Lapponia.
I festeggiamenti natalizi tutto sommato non sono troppo diversi dai nostri. Il momento in assoluto più importante è la Vigilia di Natale, dove le famiglie si riuniscono in casa per consumar il tradizionale cenone, rigorosamente impostato sulla base dei cibi tradizionali. Il giorno di Natale, invece, è vissuto in maniera più informale, e non è insolito passarlo con amici, magari mangiando gli avanzi della sera prima. Ovviamente non manca il rituale scambio di regali, e per i più piccoli tutto l’immaginario che ruota intorno alla figura di Babbo Natale, anche se, contrariamente a quanto si pensa, non si tratta di una leggenda originaria di questi luoghi.
Babbo Natale abita in Lapponia?
Tutti collegano la Lapponia alla leggenda di Babbo Natale, e non se ne capisce bene il motivo, essendo la leggenda di Santa Klaus legata a territori ben distanti dal nord della Scandinavia. Intorno alla figura di Babbo Natale la città di Rovaniemi ha costruito un vero e proprio impero commerciale, che è quanto di più distante ci possa essere dalla VERA Lapponia, quella fatta di agricoltori, pescatori, e ancora qualche gruppo di nomadi Sami. Tutti i tour in cui ho il privilegio di essere il leader fotografico non prevedono mai una tappa da quelle parti, privilegiando esperienze autentiche, al netto di ogni patina commerciale.
Le Renne
Le Renne sono assolutamente animali molto docili e amichevoli nei confronti dell’uomo, anche se tendono ad esserne un po’ spaventate e scappare quanto ci si prova ad avvicinare. Con un po’ di pazienza si può però conquistare la loro fiducia, ma in ogni caso incontrarle è una delle esperienze che più restano nel cuore di chi visita la Lapponia. Sorprendentemente le renne sono però anche un pericolo in Lapponia, specialmente quando attraversano all’improvviso le strade che tagliano le grandi foreste di questa regione, rischiando di causare seri incidenti stradali.
Gli Husky e le corse in slitta
Qualcuno potrebbe obbiettare che i cani soffrano nel tirare la slitta ma alcuni dettagli del loro comportamento mi fanno pensare che non sia affatto così. Quando la slitta si ferma, i cani solitamente abbaiano, e danno strattoni alla slitta, smettendo solo quando poi gli si chiede di ripartire. Durante la marcia, i cani spesso giocano tra di loro. Si mordicchiano, si saltano addosso, senza preoccuparsi troppo del fatto che stanno trainando una slitta. La forza che sviluppano è tale da rendere il gesto quasi naturale, un po’ come un cavallo che viene cavalcato. Gli husky alla fine dell’escursione sono sempre molto festosi e felici. Sono davvero animali straordinari. Tuttavia va sottolineato che la maggior parte di questi cani sono addestrati per questo scopo, e vengono quindi tenuti in un recinto o in qualche gabbia. Questo sicuramente non fa loro piacere, ma a ben pensarci è una condizione che accomuna qualunque animale addomesticato, anche un gatto che è “costretto” a stare chiuso nell’appartamento del suo padrone invece di scorrazzare libero per i prati.
I Lapponi.
I Lapponi sono un popolo straordinario. Estremamente gentili, buoni, ma allo stesso tempo molto riservati, tendenti al carattere chiuso che è tipico dei popoli nordici. La cosa che più mi affascina di loro, soprattutto delle persone che vivono nei paesi lontani dalle grandi città, è la loro capacità di vivere in totale armonia coi ritmi della natura, che a queste latitudini fa conoscere i suoi lati più estremi, dalle cortissime giornate invernali alle notti bianche estive: il popolo lappone si adatta meravigliosamente a questi ritmi, e in silenzio ci trasmette lezioni di vita molto preziose.
Il rito della sauna.
Quando si parla di sauna, in Lapponia, si parla di qualcosa che va molto al di là di una semplice abitudine. È un vero e proprio rituale profondamente radicato nella cultura locale, e come tale prevede un suo cerimoniale, una sequenza di cose da fare, e altre da non fare. La Sauna è il luogo dove vengono prese le decisioni importanti. Un accordo di affari suggellato da una parola detta in sauna vale più di qualunque contratto. Si potrebbe dire che la società lappone poggia le sue basi all’interno di queste stanze dall’aria rovente, conseguentemente in Lapponia non ci si pone il problema su chi la può fare e chi no. La si DEVE fare. Anche i famosi luoghi comuni che tendono a sconsigliare la sauna ai cardiopatici sembrano essere sfatati da studi recenti che, al contrario, sembrano dimostrare i benefici della sauna proprio in questo tipo di pazienti. Al di là di questo, io consiglio vivamente a chiunque di provarla, e magari di fare il rituale tuffo nella neve o nell’acqua gelida di un fiume non appena usciti dalla sauna. Ai nostri occhi Italiani può sembrare una follia al cui solo pensiero le nostre nonne avrebbero un mancamento, ma posso assicurarvi che dopo questa esperienza vi sembrerà di avere una pelle nuova.
I dolci nella cucina lappone.
La cucina Lappone in generale è sorprendentemente buona, a scapito di tutti i pregiudizi circa le abitudini alimentari scandinave. Vi suggerisco di provare dolci a base di more artiche, grande specialità del posto. In particolare il Leipäjuusto è particolarmente popolare: è una sorta di formaggio dolce ricoperto di marmellata di more artiche, dall’aspetto vagamente simile alla nostra panna cotta.
Fotografare l’aurora boreale.
La fotografia di Aurora boreale è fotografia notturna, quindi richiede tecniche e attrezzature specifiche: fondamentale è un treppiede, perché la poca luce richiede esposizioni lunghe e impossibili da ottenere a mano libera. Sicuramente consigliati sono poi obiettivi grandangolari, possibilmente molto luminosi (f2,8 o meno) e corpi macchina in grado di tollerare bene le alte sensibilità (1600 ISO o più). La cosa più difficile è comunque la messa a fuoco: di notte la messa a fuoco automatica non funziona, e non è sempre facile regolare la ghiera in modo abbastanza preciso da non avere poi sorprese negative quando si riguardano le foto al computer.
Guarda il video “Lapponia, se la conosci la eviti”
In viaggio alla scoperta della Lapponia d’inverno
con Stefano Tiozzo, Travel Photographer
Date dei tour
03 Gen – 08 Gen: Epifania in Lapponia
26 Gen – 30 Gen: Tour Fotografico in Lapponia